Down to go High

In basso per andare in alto?

Certo! Stiamo parlando di Squat ovviamente.

Spesso sento da colleghi e non la discussione su quanto profondo debba essere uno Squat quando si allenano degli atleti. La letteratura dice che le ripetizioni parziali (1/4, 1/2, box squat) hanno più correlazione con la forza esplosiva, mentre i Full Squat danno più adattamenti a livello tendineo e di aumento di massa.

Quindi quale scegliamo????

Io dico entrambi!!

Attenzione, non però come si fa di solito, ciclizzando a periodi l'uso alternato di ogni metodica. L'approccio che ritengo adeguato è quello di usare questi approcci nel modo più simultaneo possibile.

Ecco un esempio: https://youtu.be/tH2FltP-1wo

L'utilizzo degli elastici mi permette di eseguire un Full Squat a carico progressivo durante la salita. In questo modo posso avere la massima profondità, sollevando però un carico molto più alto verso la fine del movimento; carico che non avrei potuto gestire a massima accosciata.

In questo modo ottengo il massimo dei due mondi.

Se poi analizziamo alcuni dei più longevi (e straordinari) atleti per quanto riguarda il salto(tanto vi interessa quello no?), hanno una caratteristica in comune.

Stefan Holm (181 cm) - Salto in alto: Oro Atene '04, 2.40 personal best, campione mondiale ed europeo    indoor '05 e '07.

Kadour Ziani (180 cm) - Primo dunker professionista, 50 inch di salto, calcia il ferro del canestro.

Entrambi a 45+ anni sono ancora estremamente atletici, non sono tormentati dai dolori e Squattano PROFONDISSIMO. Ziani a corpo libero, Holm con il bilanciere; ma la sostanza non cambia.

No eliminiamo MAI il Full Squat dal nostro allenamento, integriamo piuttosto tutti i metodi tra loro.

Io personalmente scelgo sempre Longevità e Salute perchè, se questa scelta porta ad essere più sano per più tempo, avrò più potenziale di miglioramento nel medio e lungo periodo.

Magari anche qualche anno in più di carriera.

Be a GOAT

Andrea