La BUGIA del Talento

23.05.2022

IL TALENTO COME MENZOGNA

Questo argomento l'abbiamo già trattato più volte, l'abbiamo preso in considerazione sotto tanti aspetti, sarebbe quasi inutile parlarne sotto un' altra luce.

Già, QUASI.

Quando vedo grandi prestazioni balistiche da parte di un singolo giocatore (Curry,Doncic e vari) sento spesso parlare di talento; ritengo però che sia un concetto incompleto e piuttosto relativo, anzi addirittura fuorviante se utilizzato con una certa accezione.

Mi spiego:

Se quando parliamo di talento intendiamo la capacità di fare cose straordinarie in momenti decisivi, insomma di essere un fenomeno o addirittura un campione, sono pienamente d'accordo. Se invece intendiamo che sia solo qualche capacità innata a permettere a questi "fenomeni" di essere quello che sono, la cosa mi irrita discretamente.

Dire che un giocatore è un fenomeno perché ha grandi capacità naturali è irrispettoso nei suoi confronti, nei confronti del lavoro che compie ed irrispettoso per il GIOCO stesso.

Pensate veramente che Curry sarebbe diventato Curry, nonostante i problemi alle caviglie, senza fare decine di migliaia di tiri da 3 punti in allenamento?

Oppure che Lebron sia competitivo dopo 19 (DICIANNOVE!) stagioni senza un costante impegno sul lavoro necessario per mantenere il suo corpo sano?

Se Curry avesse giocato a ping-pong invece che a basket probabilmente sarebbe diventato un grande pongista, stessa cosa per LBJ.

Parlare di talento non può non tenere conto del lavoro che queste eccellenze fanno ed hanno fatto per essere come e dove sono.

Spesso si usa il talento per giustificare noi stessi, per crogiolarci nelle nostre pigrizie e non provare nemmeno a fare quello che serve per salire di livello.

Il LAVORO comanda, non il talento.

Siamo pronti a lavorare?

Be a GOAT

Andrea

Andrea Pedrazzini - blog sportivo
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