Regredire per PROGREDIRE
Forse il concetto più importante per chi allena o si allena.
Non tutti partiamo dalle stesse capacità, non tutti proveniamo dallo stesso ambiente, non tutti abbiamo la stessa genetica. Questo è un dato di fatto che porta ad una domanda: come gestiamo la "personalizzazione" dell'allenamento?
La mia risposta è: se un concetto di base è corretto ma l'atleta non riesce a fare un esercizio, la soluzione non è evitare l'esercizio, ma trovare la giusta regressione che gli permetta di accedere al concetto senza causargli traumi o dolori.
ESEMPIO
Un esercizio come i VMO Squats può avere un impatto molto forte su un atleta con problemi al ginocchio, ma è anche vero che l'accosciata completa prima o poi va recuperata per motivi di funzionalità e prevenzione. Una possibile soluzione si può avere fornendo due sedie come appoggio laterale per scaricare il peso e guadagnare qualche grado di flessione.
Ecco il video:
A qualunque livello, qualunque sia il punto di partenza, trovare le giuste regressioni per non inibire completamente un atleta è fondamentale se si vuole ottenere il meglio sia dal punto di vista di prevenzione che di miglioramento.
Spesso con un pò di creatività e mettendosi nei panni di chi stiamo allenando possiamo rendere accessibili a tutti anche degli esercizi che sembrano troppo avanzati, dando anche fiducia ai nostri atleti senza farli sentire "indietro" rispetto a chi è più avanti nel percorso.
In conclusione:
Non esistono esercizi che non si possono fare, esistono invece regressioni che li rendono accessibili a tutti.
Sta a noi capire il come.
Be a GOAT
Andrea